
Le poomse o poomsae sono una sequenza di movimenti e tecniche di attacco e difesa rivolte contro uno o più avversari immaginari, studiate per acquisire e sviluppare aspetti fondamentali del Tae Kwon Do come la coordinazione, l'equilibrio, il controllo della respirazione, la capacità di convogliare l'energia e la potenza in uno o più punti ben precisi.
Nello studio delle poomse possiamo distinguere tre fasi ben delineate: in primo luogo l'apprendimento e memorizzazione dei singoli movimenti per poi passare al cammino del perfezionamento, della ripetizione che porterà a un miglioramento della tecnica, a una maggiore concentrazione e alla esecuzione della poomse con la giusta ritmica. Infine ci sarà il cambiamento qualitativo, "sentire" l'avversario, trasformare la tecnica in forma simbolica, essere totalmente in ogni gesto che si compie, anche il più comune.
Le poomse sono otto, tante quanto sono i trigrammi o Palgwe, un insieme di tre linee continue o spezzate, dove lo yang è rappresentato dalla linea continua intesa come presenza di moto, movimento, e lo yin dalla linea spezzata, intesa come assenza di moto.
Le origini filosofiche che ispirano le poomse sono riconducibili all'oracolo cinese I Ching autore del Libro dei mutamenti dove sono simbolizzati i trigrammi, gli otto elementi fondamentali che sono alla base dell'esistente: Cielo - Lago - Fuoco - Tuono - Vento - Acqua - Monte - Terra. Il cielo è lo yang, mentre yin è la terra, l'unione dei due simboli è denominato Taich'i che in coreano si traduce in Taeguk. Le linee delle poomse e le posizioni rispecchiano i principi invariabili presenti nel Tae Kwon Do, in tutta la loro spiritualità.
Le poomse "Taeguk" guideranno il praticante nel percorso necessario per acquisire la cintura nera 1° Dan, mentre le "Poomse Superiori" saranno motivo di studio per i successivi gradi di Dan.
Poomse TAEGUK
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Taeguk Il Jang
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Taeguk I Jang
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Taeguk Sam Jang
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Taeguk Saa Jang
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Taeguk Oh Jang
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Taeguk Yuk Jang
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Taeguk Cil Jang
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Taeguk Pal Jang
Poomse SUPERIORI
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Koryo
La forma "Koryo" si sviluppa attraverso un diagramma rappresentante la lettera cinese "seonbae", che tradotta in coreano significa "Uomo che apprende". Il nome "Koryo" è un tributo all'omonima dinastia, allo spirito forte e indomito dimostrato dai suoi guerrieri nel corso delle tante battaglie sostenute. -
Keumgang
La forma "Keumgang" rappresenta la montagna, la traduzione letteraria è "Diamante". Proprio la montagna più bella e maestosa della Korea è stata chiamata con questo nome, ed è considerata il centro dello Spirito nazionale. -
Taebaek
La forma "Taebaek" è strettamente collegata alla nascita della Korea in quanto il leggendario "Tangun" la fondò proprio nella penisola di Taebaek, l'attuale montagna "Baek doo san", detta anche montagna luminosa. -
Pyongwon
La forma "Pyongwon" rappresenta la pianura che è fonte di vita per tutte le creature e il luogo dove gli esseri umani vivono. La linea della poomse vuole significare l'origine e la trasformazione della pianura, così come possiamo trovare e trasformare l'energia vitale che è dentro ognuno di noi. -
Sipjin
La forma "Sipjin" significa "dieci", deriva dal pensiero filosofico "10 longevity", secondo cui il dieci rappresenta la figura numerica simbolica dell'evoluzione infinita. -
Jitae
La forma "Jitae" simbolizza l'uomo che si erge in piedi e osserva il cielo, vuole rappresentare vari aspetti che occorrono all'uomo nella lotta per la sopravvivenza, una lotta da affrontare con armonia, prosperità ed equilibrio tra forza fisica e forza interiore. -
Chonkwon
La forma "Chonkwon" significa cielo, vuole rappresentare uno spazio immenso e misterioso, venerato dal popolo coreano come principe dell'universo e nello stesso tempo temuto per la sua potenza. -
Hansu
La forma "Hansu" significa acqua, intesa come elemento fonte di vita e di sviluppo, con una grande capacità di adattamento e fluidità. -
Ilyeo
La forma "Ilyeo" rappresenta il pensiero del grande sacerdote buddista della dinastia Silla "Saint Wonhyo", pensiero caratterizzato principalmente dall'equilibrio tra mente e corpo inteso come essenza dell'Arte Marziale. Secondo il grande sacerdote un punto, una linea o un cerchio terminano in qualcosa di unico.