La flessibilità è la capacità di compiere gesti o movimenti utilizzando la massima escursione articolare.

Detta anche mobilità articolare o scioltezza, la flessibilità è determinante per la migliore esecuzione e il perfezionamento di varie tecniche legate al Tae Kwon Do. Il fattore anatomico che limita la mobilità articolare è la scarsa estensibilità dei tendini, dei legamenti e dei muscoli, uno sviluppo insufficiente di questa capacità potrà anche favorire il rischio di infortuni all'apparato muscolo-tendineo.
In genere si distingue una flessibilità attiva da una passiva: la flessibilità attiva è la capacità di realizzare un gesto di notevole ampiezza con l'ausilio dei muscoli agonisti (per esempio lo slancio di un arto), la flessibilità passiva è la maggiore mobilità raggiunta per effetto di forze esterne (per esempio la divaricata per effetto del peso corporeo).

Aumentando la capacità di estensione dei muscoli, senza però ritardarne eccessivamente il loro ritorno alla posizione di riposo, sarà opportuno inserire degli esercizi per l'incremento della forza in modo da mantenere un certo tono muscolare. La flessibilità dipende anche dalla temperatura del nostro corpo, per cui nel migliorare questa capacità assume una particolare importanza la fase di riscaldamento.

Nel Tae Kwon Do la flessibilità aumenta l'efficienza delle tecniche, garantendo alle gambe un maggiore raggio di azione sia in altezza che in profondità.

Un aspetto importante è l'allenamento nella zona dell'anca e della colonna vertebrale, che porterà anche a un maggiore equilibrio nei calci alti favorendone il controllo e la continuità indispensabili. Un metodo complementare molto apprezzato negli ultimi anni è lo stretching, che consiste in un blando stiramento di 20/30 secondi per ogni esercizio, ed ha come obbiettivo il massimo rilassamento. In questo modo si ritarda la contrazione riflessa che segue ogni stiramento sottoponendo i fasci muscolari a lunghe tensioni ma di bassa intensità, migliorandone infine la mobilità.